I Miss You

I Miss You [Translation into Italian]

 

Hakyeon sospirò, dandosi una spinta dal letto matrimoniale, camminando verso il bagno. Prese il cestello blu del bucato (Hakyeon lo voleva rosso, o perlomeno nero, ma Taekwoon insisté nel prendere quello blu) e portò il cestello mezzo pieno alla lavatrice. Mentre lo riempiva di vestiti uno alla volta, non riuscì ad evitare di sospirare alla mancanza dei vestiti del suo ragazzo nel disordinato mucchio.

Questo è mio. Questo pure. Wow quand’è stata la volta che presi questa maglietta?

Non è passato tanto tempo da quando Taekwoon se ne andò per quel viaggio d’affari a Singapore, ma Hakyeon sentì come se fosse passato un secolo. Come fosse un segnale, la soffice voce di Taekwoon cantante risuonò ovunque nell’appartamento vuoto – era la suoneria personalizzata che Hakyeon impostò per il suo ragazzo. Gettando frettolosamente la maglietta che aveva in mano nella lavatrice, Hakyeon si precipitò a prendere il suo cellulare e rispose alla chiamata appena prima che Taekwoon buttasse giù la chiamata. Butta sempre giù la chiamata se suona per più di trenta secondi.

“Yeobosaeyo?” Hakyeon rispose impaziente.

“Hakyeon-ah,” un piccolo sorriso apparì sulla faccia di Taekwoon. Dire che gli è mancato Hakyeon sarebbe una bugia. Ogni risveglio, tutto ciò a cui poteva pensare era Hakyeon. Fece del suo meglio al lavoro, ma a volte veniva colto con lo sguardo nel vuoto, con un tenue sorriso agli angoli della sua bocca pensando a come Hakyeon se la stesse passando in Corea. Immaginava Hakyeon passare lo straccio a casa tutto il giorno, ma anche seccare gli altri a fargli visita per occupare l’appartamento vuoto. Immaginava come Hakyeon avrebbe abbracciato il soffice pupazzo di leone che Taekwoon gli comprò per il suo compleanno. Il suo sorriso si allargò il momento in cui Hakyeon decise di chiamare il pupazzo Leo, e trattarlo come se fosse un bambino.

“Taekwonnie,” Hakyeon sospirò. Non aveva bisogno che Taekwoon parlasse siccome sapeva già cosa avrebbe voluto dire Taekwoon. “Mi manchi baby.”

“Mi manchi pure tu, Yeonnie,” Taekwoon rispose con calma. Hakyeon sentì un lieve scompiglio di sottofondo, probabilmente dal fatto che Taekwoon stava cercando di mettersi comodo nel letto. Ma ovviamente, non era mai possibile siccome Hakyeon non gli era accanto a stringerlo. “Singapore è veramente bella; quanto vorrei tu fossi qui con me.”

Hakyeon sospirò, non volendo ricominciare la discussione sul fatto che sarebbe dovuto andare con Taekwoon in Singapore. “Tu sai che devo lavorare Taekwoon,” Hakyeon cominciò, “Non posso semplicemente scomparire da lavoro per un mese. Che cosa direbbe il mio capo? Mi direbbe di non ritornare mai più! Ecco cosa mi direbbe.”

Era il turno di Taekwoon stavolta a sospirare. “Lo so, Yeonnie. E’ che.. Ti volevo qui accanto a me mentre sono in giro per Singapore nel mio tempo libero,” Taekwoon spiegò, “Non hai idea di quanto sia bella la visuale dal mio hotel.”

“Suona più come qualcosa per Hongbin che per me, baby. Non sono un fotografo; probabilmente non scatterei nessuna foto della visuale.”

“Stavo pensando più a noi che scattiamo selcas insieme, col tramonto come sfondo. Pensaci, quand’è stata l’ultima volta che eravamo seduti insieme a goderci il tramonto?”

Hakyeon sospirò. E’ passato tanto tempo da quando la coppia ebbe tempo l’una per l’altra, passando semplicemente del tempo insieme e comportarsi couple-y, ignorando gli sguardi dei passanti. Sin da quando Taekwoon fu stato accettato, e Hakyeon ebbe finalmente trovato un lavoro stabile, i due passarono più tempo ad occuparsi delle loro carriere che di loro stessi. A dire la verità, Hakyeon era spaventato.

Estremamente spaventato.

Gli mancano i momenti in cui tornavano a casa in tarda serata, e dopo una veloce cena e doccia, e si sarebbero coccolati amorevolmente a letto. Le parole non servivano; bastava solo la loro presenza. Aveva paura che questo non sia più potuto accadere. Dopotutto, avevano bisogno di denaro. Nessuno li avrebbe mantenuti. Hakyeon non riusciva a immaginare come sarebbe stato se lui e Taekwoon avrebbero smesso di comportarsi con tenerezza. Non che fossero suscettibili in primo posto, però. Hakyeon aveva paura che Taekwoon avrebbe finalmente capito quanto abbia fatto per Hakyeon e che il giovane lo avrebbe lasciato e avrebbe vissuto la vita che inizialmente voleva. Non importa quante volte Taekwoon lo abbia assicurato che questo non sarebbe mai successo, Hakyeon non riusciva a fermare le proprie immaginazioni.

“Yeonnie? Sei ancora li?” Taekwoon disse dall’altra linea, preoccupato dall’assenza di risposte.

“Huh?” Hakyeon sussultò, “O-oh! Sì, sono ancora qui. Wae?”

“Niente. A cosa stai pensando?”

“Non pensavo a niente, baby,” Liar liar pants on fire.

Taekwoon sospirò, “Capisco quando menti, Yeon. Non prendermi in giro,” iniziò, “ti prego dimmi a cosa stavi pensando.”

“Non è niente d’importante.”

“Non m’interessa. Amo la tua voce, ascolterei volentieri qualsiasi storia diresti,” Taekwoon rispose, sperando che questo avrebbe persuaso il più grande a dirgli i suoi problemi.

“E’ solo che… Non senti quanto ci stiamo distanziando ultimamente?” Hakyeon cominciò esitante.

Sentendo il tono cauto del suo amato, Taekwoon si appoggiò propriamente alla testiera.

“Che cosa intendi dire?” Sapeva cosa voleva dire. Ma voleva sapere quali erano i punti di vista di Hakyeon.

“Non senti che non stiamo più facendo cose che eravamo abituati a fare quando abbiamo iniziato?” Hakyeon chiese. “Non usciamo più, a malapena ci coccoliamo. Entrambi sono troppo occupati col lavoro e le nostre vite. E ho.. Ho paura Taekwoon. Davvero.”

Taekwoon lasciò andare un tremante sospiro. Riusciva a sentire l’esitazione nella sua voce il momento in cui cercò di trattenere le proprie emozioni e non farle emergere.

“Hakyeon,” disse dolcemente, “Yeonnie. Non dico questo spesso, ma tu sai che ti amo, vero? So che sei spaventato, e ho notato che non passiamo più tanto tempo insieme. Ma nonostante tutto, il nostro amore non cambierà, vero? Sei sempre Cha Hakyeon, sono sempre Jung Taekwoon. Ti amerò per sempre.”

Questo era certamente qualcosa che Taekwoon non direbbe tutti i giorni. Probabilmente era la prima volta che Taekwoon abbia mai detto questo a Hakyeon. Hakyeon sapeva che Taekwoon lo amava, ma era troppo timido nel dirlo. Sentire questo da lui, nonostante fossero a distanza di chilometri, gli strappò un sorriso alle sue labbra. Voleva sorridere follemente, ma il fatto che Taekwoon fosse così lontano, e non lo avrebbe visto, causò al suo sorriso di scomparire.

“Arasso. Grazie, Taekwoonie. E penso sia già tardi. Sarà meglio terminare la chiamata. Ti amo,” Hakyeon rispose.

“Cerca di dormire, ohkay? Non stressarti troppo.”

“Non lo farò. Buonanotte baby.”

“Buonanotte Yeonnie.”

Hakyeon strizzò gli occhi, imprecando a quanto fosse luminoso nei suoi dintorni. Portandosi la mano agli occhi per ripararli, si sedette e aspettò che i suoi occhi si abituassero alla luce. Una volta che non gli facevano più male gli occhi, Hakyeon si guardò intorno. Niente. Era soltanto un grande, desolato spazio bianco. Che cosa succede? E come se qualcuno gli avesse letto la mente, un’immagine apparì davanti a lui. Cos’è? L’immagine era sfuocata, ma mentre il tempo passava, iniziò ad avere una forma migliore e Hakyeon riuscì a vedere due persone in piedi, da quel che aveva capito, in un balcone. Con maggior ispezione, capiì che uno di loro era Taekwoon. E l’altro, un uomo che era sicuro non aveva mai visto.

“Taekwoon?” Hakyeon chiamò, cercando di dare un leggero colpo alla spalla del suo amato. Tuttavia, la mano non solo passò attraverso l’ologramma, ma Taekwoon nemmeno gli rispondeva. “Cos’è questo?”

“Taci,” una voce cupa e minacciosa ordinò, Hakyeon si guardò intorno febbrilmente, cercando di capire da dove venisse la voce.

“C-chi sei?” Hakyeon balbettò, gli occhi castani muoversi velocemente attorno alla stanza, se questo è come puoi chiamare la sua attuale posizione.

“Quello non importa. Presta attenzione allo schermo.” La voce disse, seguito da un sinitro sogghigno.

Hakyeon era terrificato, ma decise di ascoltare ciò che gli fu detto. Come un cagnolino obbediente, Hakyeon si tappò immediatamente la bocca e guardò all’ologramma.

“Taekwoonie~” L’uomo sconosciuto disse. Hakyeon si accigliò involontariamente al tono usato. Sembrava esattamente la voce di una ragazza delle superiori quando cerca di flirtare.

“Sì, caro?” L’inaspettata risposta di Taekwoon disse. Caro? La mente di Hakyeon eccheggiò. Non chiama nessuno caro! Non chiama nessuno in quel modo a parte me!

“Taekwonnie, tu sai che ti amo vero?” Il respiro di Hakyeon s’intoppò. Ti prego non rispondergli, ti prego. Pregò silenzionsamente (e inutilmente).

“Ovviamente caro e anch’io ti amo,” Taekwoon guardò nella direzione di Hakyeon e fece un sorrisetto, come se sapesse che il secondo stava guardando.

“Ma, e il tuo ragazzo in Corea?” L’irritante (ad opinione di Hakyeon) uomo chiese.

“Intendi dire…” Taekwoon fece una pausa, spaziando un pochino, come se stesse cercando di ricordarsi qualcosa. “Hak… Hakyeon? Lui non significa nulla per me caro, ti amo di più,” sentendo queste parole venir fuori dalla bocca di Taekwoon ridusse a pezzi il cuore di Hakyeon.

Questo non è reale! Questo non è reale! Sto sognando! Sto sognando! Hakyeon urlò nella sua mente. Lui ignorò le lacrime calde che rigarono la sua guancia e velocemente si pizzicò, cercando di provare che era solo un sogno. Ma lui era ancora li. Quando la sua vision e migliorò, Taekwoon si avvicinava sempre di più all’uomo sconosciuto, come se volesse baciarlo.

“Quel ragazzo in Corea non significa nulla per me. Ti amo, caro,” più Taekwoon parlava, più il cuore di Hakyeon si riduceva a pezzi.

“Questo non è reale!” Hakyeon urlò! Coprendosi le orecchie e scuotendo la testa.

“Oh, questo è reale. Realmente reale,” quella raccapricciante voce ritornò. Hakyeon sentì la sua testa involontariamente esser tirata su, ed era quindi forzato a guardare lo schermo mentre Taekwoon era impegnato in un appassionato bacio con quell’uomo ancora sconosciuto.

“Questo non è reale!” Hakyeon esclamò, sobbalzando dal letto. Guardandosi attorno, il suo irregolare respiro rallentò fino ad essere ad uno normale e capiì che era ancora nella sua stanza. La sua e di Taekwoon, precisamente. Il suo sguardo si spostò al letto, e notò quanto le coperte fossero in disordine. Lo spazio dove ha dormito era ormai bagnato da sudore freddo, e ghiaccianti gocce stavano ancora sgocciolando dal suo collo e dalla sua fronte.

“Quello.. Quello era un sogno, non è così?” Hakyeon chiese a nessuno in particolare.

Quando non ricevette risposta, Hakyeon ricordò a se stesso, “Era un sogno. Era un sogno. Un incubo.”

Forzando se stesso a risdraiarsi, si posizionò nella parte di letto in cui Taekwoon dorme e inspirò profondamente. Aveva ancora lo stesso odore di Taekwoon – il suo profumo preferito, e il sapone al limone che i due innamorati condividevano. Ancora una volta, le palpebre di Hakyeon si chiusero.

“Guarda, qualcuno ha deciso di ritornare, non è così?” La stessa voce schernì Hakyeon.

“Cosa intendi dire? Chi sei?” Hakyeon pretese.

“Oh, solamente il ragazzo che rubò il cuore di Taekwoon,” la voce sogghignò.

“Ma il suo cuore appartiene a me! Il suo cuore è mio!” Hakyeon urlò.

“Ma il suo cuore appartiene a me! Il suo cuore è mio!” la voce derise. “Dovrei forse ricordarti chi sono?” Chiese malignamente.

Prima che Hakyeon potesse almeno rispondere, la scena in cui Taekwoon baciava l’uomo sconosciuto si materializzò davanti a lui. Questa volta, non importava quanto Hakyeon abbia cercato di chiudere fuori il rumore e quanto abbia cercato di chiudere gli occhi, l’immagine restava. Il rumore non venne attutito dalle mani di Hakyeon che coprivano le sue orecchie e chiudendo gli occhi rendeva solo l’immagine più chiara.

“Taekwoon è mio!” E di nuovo, Hakyeon si svegliò in un sobbalzo dal suo sonno. Con le lacrime che ancora gli rigavano il volto, Hakyeon prese con mani tremanti il suo cellulare e compose il numero che ebbe memorizzato anni fa. Non gli importava se questo gli avrebbe fatto aumentare l’addebito del cellualre – aveva bisogno di parlare con Taekwoon.

“Pronto?” una voce stordita gli rispose dopo tre chiamate consecutive.

“Taek… Taekwoon,” Hakyeon piagnucolò.

La sonnolenza di Taekwoon scomparì immediatamente il momento in cui la voce strozzata del suo amato arrivò alle sue orecchie. Sobbalzando per sedersi, Taekwoon chiese, “C’è qualcosa che non va, Yeonnie? Cos’è successo?”

“Taekwoon, ti amo, lo sai vero?”

“Certamente, Yeonnie. E anch’io provo lo stesso. Cos’è successo? Ti prego non spaventarmi.”

“Non mentire!”

“Che?” Taekwoon inclinò la testa di lato. Perchè mai dovrebbe mentire sui suoi sentimenti verso il più grande?

“Ho.. Ho avuto un i-incubo, baby,” Hakyeon balbettò. “Ho sognato che tu non mi amavi per niente! Che avevi un altro,” spiegò.

“Non ti farei mai una cosa del genere, Hakyeon!” lo scatto di Taekwoon scioccò un poco Hakyeon, causandogli un leggero sobbalzo nel letto. Capendo che la sua voce era più alta del necessario, Taekwoon continuò, più dolcemente stavolta, “Scusami, non volevo urlare. Ma sai che ti amo, vero? Non lo dico spesso, Yeonnie, ma ciò non vuol dire che non ti amo. Ti prego ricordatelo.”

“Lo so baby… E’ solo che… Il sogno; sembrava così reale.”

“I sogni sono fatti per sembrare reali, Yeon. Ti prego non preoccuparti troppo, va bene?” Taekwoon cercò di confortare il più grande, anche se non era così calmo. Gli faceva male sapere quando Hakyeon abbia dubitato di lui. I pochi anni passati insieme non significavano niente per loro? Perché Hakyeon non riusciva a fidarsi di lui?

“Lo so. Scusami baby. Non volevo dubitare di te,” Hakyeon rispose come se avesse sentito ogni singolo pensiero di Taekwoon. “Ero soltanto… spaventato. Sembrava così reale, non che dovesse essere vero. Scusami, ti prego non arrabbiarti.”

“Non sono arrabbiato, Yeon,” Taekwoon sorrise. “Dovresti dormire, è tardi. Ci vediamo quando arriverò a casa preso, ohkay?”

“Mm,” Hakyeon mormorò. “Buonanotte. Mi manchi baby,”

“Pure tu,”

Quando Hakyeon appoggiò il cellualre, si mise comodo nel letto ancora una volta e si sdraiò, questa volta distendendosi per tutto il letto matrimoniale invece che starsene nella sua parte di letto. Lentamente, si addormentò in un sonno tranquillo.

Taekwoon, dall’altra parte, era sempre appoggiato alla testiera, passandosi una mano tra i capelli già disordinati dal sonno. Stendendo il braccio alla sua destra, prese una foto con la cornice rossa di misura A5 contenente la più recente foto che lui e Hakyeon han scattato insieme – una tipica uscita a Hangang circa uno o due anni fa. Non ha mai detto nulla ad Hakyeon riguardo l’esistenza della foto ne della cornice. Taekwoon scelse specialmente una cornice del colore preferito di Hakyeon, e decorata personalmente. Aveva intenzione di darla ad Hakyeon come regalo di Natale, ma non riusciva ad aspettare di vederlo come esposizione, perciò lo appoggiò sempre da qualche parte nella camera di hotel ogni qualvolta si trovava all’estero.

Accarezzando gentilmente il volto di Hakyeon nella foto (e ignorando quanto era raccapricciante quella volta), Taekwoon sospirò, “Cha. Hak. Yeon. Bo. Go. Ship. Peo,”

 


 

Yo! Ho finito! Hehe. Com’è? :P Penso sia molto random comunque.. E che sono andata fuori dal tema molte volte…. >< ho bisogno di cominciare ad imparare a focalizzarmi in una cosa mentre scrivo ):

 

 


 

 

Come vi è sembrata? A me è piaciuta. E' così fluffosa (?) :3

 

NEO SHIPPERS, REGALINO PER VOI :))

 

(TROLOLOLLL MUOIO SEMPRE A QUESTA AHAHAHAHAHA)

LOL POVERO LEADAH HAHAHA

 


ASKJGNLGJADLGA TT^TT NTO SO' BELLIII

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Comments

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Chocomenta18 #1
Chapter 1: Bella storia, mi sono divertito ^^
Krystle #2
Nice story :):)