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αpartment block district 9 ➵ Stray Kids

Minho prese in mano le chiavi, seguendo con lo sguardo Minjun che aveva appena finito di appuntare qualcosa su un foglietto.

Nel mentre gli chiese 'Devo aiutarti con la valigia? Hai altre cose da portare su?' 

'Oh no no, grazie. Non è pesante, domani dovrebbero arrivarmi delle scatole con le mie cose'

'D'accordo. Cercherò di fartele avere il prima possibile'

'Grazie mille, hyung'

Minjun gli sorrise contento e lo incitò  a seguirlo lungo l'atrio.

Trascinando la sua valigia rosso scarlatto, Minho lo seguì fino a un corridoio che era collegato da una rampa di scale al primo piano.

'Eccoci al primo piano. E' praticamente inabitato tranne che per me e una coppia di anziani signori che abitano su quell'appartamento. Si sono trasferiti qua per stare più vicini alle loro nipoti che studiano alla scuola di arti qua accanto. Ma tranquillo che non ti accorgerai nemmeno della loro presenza' gli spiegò Minjun.

Stavano per raggiungere il secondo piano quando Minho poté giurare di aver visto qualcuno fuggire su per le scale con una specie di, uhm, pianta fra le mani.

Sentì Minjun sbuffare sonoramente mentre urlava sussurrando il nome di un ragazzo.

'Jisung dove stai andando?'

Come se fosse stato colto in flagrante, il così detto Jisung, nascose la pianta dietro al muro e sorrise frettolosamente al suo hyung.

'Oh hey hyung. Bella giornata oggi vero? Sarebbe bello andare al parc-'

'Che ci fai con un cactus fra le mani?' lo interruppe immediatamente Minjun.

'Oh questo dici. Eheh lo stavo solo portando a casa mia, sai che adoro le cose cute'

Minjun incrociò le braccia davanti a sé e sbuffò.

'Qualsiasi cosa tu stia combinando sappi che è una tua responsabilità. Se succede qualcosa io non difenderò te e il tuo cactus'

Con un cenno di gratitudine Jisung corse al piano di sopra, lanciando uno strano sguardo a Minho.

Egli non sapeva cosa era appena successo nell'arco di quei pochi secondi, ma decise di lasciar perdere e rimandare le spiegazioni a più tardi.

Minjun si girò verso di lui con aria quasi dispiaciuta 'Non era così che avrei immaginato di  farti conoscere il tuo vicino di casa, comunque, quello era Jisung. Ci sarà modo per conoscervi meglio. Ora andiamo di sopra'

Si ritrovarono al secondo piano e Minjun gli disse di sfuggita che qua abitavano due ragazzi poco più piccoli di lui, Hyunjin e Changbin, che studiavano rispettivamente ballo e canto alla Jyp University. Almeno conosceva qualcuno che sarebbe andato nella sua stessa scuola. Ciò lo rese più tranquillo.

Inoltre venne a sapere che l'ultimo ragazzo, Changbin, era amico di Jisung e Chan, quello che stava all'ultimo piano.

Arrivarono velocemente, dopo un'ennesima rampa di scale, al terzo piano.

'Eccoci qua, appartamento numero nove. Al numero undici abita Jisung. Come ti ho già accennato all'ultimo piano abita Chan, con il suo ragazzo Woojin. Li riconoscerai sicuro, uno sembra un canguro e l'altro un orsetto di peluche. Abitano qui da più tempo di tutti perciò se ti serve qualcosa puoi chiedere a loro. Se hai bisogno di me mi trovi di sotto'

Con una pacca sulla spalla, Minjun lasciò il più piccolo che finalmente entrò nel suo appartamento.

Chiuse la porta alle sue spalle, appoggiò la valigia accanto ad essa e si prese dei secondi per guardare la sua nuova dimora.

Era un appartamento di medie dimensioni con un salotto alla sua sinistra e la cucina a destra. Un piccolo corridoio collegava due camere, un bagno e quello che poteva dedurre essere un ripostiglio. Una grande finestra nel salotto riempiva l'aria di una luce graziosa che rendeva il tutto più confortevole. 

Minho era davvero contento.

Sorrise fra sé e sé e cominciò ad ispezionare ogni camera, pensando a come sistemare le sue cose.

-

Passarono due minuti esatti da quando Chan era andato di sotto a controllare la posta, aveva salutato Changbin e Jisung era oramai andato in panico.

Quanto ci voleva a scendere due piani?

Quando qualcuno bussò velocemente alla sua porta, poté sentire il suo battito accelerare come non mai, se era il ragazzo del cactus?

Dove lo posso nascondere? Se lo lancio fuori dalla finestra?

Knock knock. 

Deglutì e facendosi coraggio andò ad aprire la porta.

Sospirò di sollievo vedendo che era solo Chan. Lo trascinò furiosamente dentro casa, facendolo quasi inciampare nello zerbino che si trovava all'esterno.

'Finalmente hyung. Hai idea di quanto ero preoccupato?'

'Sono passati solo due minuti da quando mi hai chiamato'

'Shhh'

'Ma cos-'

'Guarda'

Jisung si spostò dalla visuale di Chan e gli lasciò spazio per vedere il cactus ciccione poggiato nel mezzo del salotto.

'Questo è il cactus che hai preso per sbaglio?'

'Posso spiegare'

Qualche minuto più tardi Chan era sconvolto dalle strane idee che venivano in mente al suo amico.

'Quindi mi stai dicendo che hai rubato il cactus al ragazzo di sotto,per non si sa quale motivo, e che Minjun e un nuovo ragazzo ti hanno visto mentre lo facevi?'

'Non ho rubato quel cactus, lo vedi anche tu che è bellissimo'

'Non mi interessa, glielo devi riportare. Non lo puoi tenere in ostaggio nel tuo salotto'

'Certo, vado là e gli dico che glielo avevo preso in prestito' disse il minore in tono sarcastico.

'Inventati qualcosa, spiegagli perché hai preso in prestito il suo cactus e chiarisci le cose. Ti consiglio anche di parlare con il ragazzo nuovo, non si sa mai cosa potrebbe pensare. Sei sicuro sia nuovo?'

'Hyung fidati, se avessi già visto un tipo in quel modo me ne sarei ricordato'

Chan fece una faccia di disgusto alla risposta dell'amico.

'Cosa? Scusami se tu hai già un orso che ti fa compagnia mentre io sono rinchiuso qua in casa con un cactus come ostaggio'

'Allora muovi il tuo di dietro e datti da fare. E ora che me lo hai fatto venire in mente, ti ricordo che hai interrotto la nostra sessione di coccole'

Jisung fece uno strano mugolio di disprezzo,non volendo sentire la vita amorosa del suo amico.

'Va bene ora vado. Ricordati che stasera andiamo da Changbin dopo cena' 

Jisung annuì ed andò ad aprire la porta.

'A dopo hyung'

'A do-'

Non fece in tempo a salutarlo perché il minore aveva già sbattuto violentemente la porta e Chan non capì il perché di quest'azione fino a quando non si girò.

-

Minho aveva appena sistemato alcuni dei suoi vestiti e messo in ordine camera sua cosicché  quella sera sarebbe potuto andare a riposare tranquillamente, lasciando le altre cose da fare per l'indomani. 

Era quasi ora di cena e il suo stomaco cominciava a brontolare, non aveva voglia di andare a mangiare fuori così decise di andare ad un supermercato, ne avrebbe approfittato per prendere qualcosa anche per i prossimi giorni.

Non sapendo assolutamente dove si trovasse il supermercato decise di andare di sotto da Minjun a chiedere informazioni. Certo, sarebbe potuto uscire e cercarlo da solo, ma perdersi al momento era l'ultima delle cose da fare nella sua lista.

Mentre prendeva le chiavi e il portafoglio notò come faceva fresco fuori, così, optò per non mettersi un giacchetto approfittando dell'aria che c'era.

Appena uscì dalla sua porta ne sentì un'altra sbattere violentemente. Si girò di soprassalto e poté notare che il rumore proveniva dall'appartamento numero undici, dove abitava quel ragazzo di nome Jisung.

'Jisung ma stai ben-'

Sentendo un'altra porta chiudersi, Chan si girò, notando un ragazzo che non aveva mai visto prima fissarlo in modo strano.

Si scambiarono degli sguardi imbarazzati fino a quando Chan non si avvicinò, con un sorriso dei suoi.

'Hei ciao' nel mentre che si presentava gli tese la mano. 

'Mi chiamo Chan, piacere'

Minho gli sorrise e strinse la propria mano alla sua.

'Piacere mio, sono Minho. Lee Minho' gli rispose riconoscendo il ragazzo. Effettivamente aveva un po' le sembianze da canguro.

'Sei nuovo vero? 

'Esatto'

'Allora benvenuto. Io abito all'ultimo piano, ma vengo spesso quaggiù perché lì abita il mio amico Jisung. A proposito, scusami da parte sua per come ha sbattuto la porta, non era uno dei suoi momenti migliori' gli disse dolcemente il maggiore, cercando di metterlo a suo agio.

'Grazie mille. Non ti preoccupare, succede a tutti' ridacchiò Minho.

'Oddio ma quindi eri tu che oggi lo hai visto fuggire con un cactus, insieme a Minjun?' ed ecco che Chan realizzò.

'Era un cactus quindi?' rise il minore.

'È una lunga storia, ma ti posso spiegare. Anzi lui stesso te la può spiegare. Ti va se stasera vieni da noi? Ci incontriamo con l'altro nostro amico, Changbin. Credo che gli starai molto simpatico'

'Davvero? Uhm non lo so, non avev-' gli rispose imbarazzato.

'Dai, siamo simpatici, in fondo. Almeno quei due faranno amicizia con qualcun'altro e non verranno a dar fastidio sempre a me. Crescono così in fretta a volte' sospirò Chan, mentre sembrava stesse pensando a tutto ciò che aveva fatto nella sua vita.

'E va bene, solo che non so chi sia Changbin' sorrise imbarazzato Minho. Si trovava davvero bene con Chan per quel poco che aveva visto, sembrava gentile e disponibile.

'Ti accompagno io va bene?'

'Se per te non è un problema, si'

'Ma figurati, potresti darmi il tuo numero così ti dico quando scendo?'

Dopo un mugolio di approvazione da parte di Minho, si scambiarono i telefoni, inserendo i propri numeri.

'Ecco fatto'

'Perfetto, a dopo allora'

'Si, ricordati che se hai bisogno di qualcosa chiedi pure'

'Me ne ricorderò' Minho lo salutò con la mano mentre scendeva le scale, contento di essersi trovato un nuovo amico.

-

'Quindi non hai visto il mio cactus?'

'L'ho visto, era fuori dalla tua porta, ma quando sono salito di nuovo non c'era'

Nel mentre che i due parlavano Minho sbucò dal corridoio.

'Pensi che lo abbia preso qualcuno?' gli chiese questo ragazzo, ancora sconosciuto ai suoi occhi, con aria preoccupata.

'Me l'aveva mandato Seungmin'

'Proverò a ricontrollare se è finito da qualche parte'

'D'accordo, grazie hyung'

Hyunjin si ritrovò faccia a faccia con Minho, fece una strana faccia che fece sorridere l'altro.

'Scusami sono arrivato all'improvviso, comunque piacere, mi chiamo Minho'

'Figurati, piacere. Io sono Hyunjin. Sei nuovo?'

Quante volte mi hanno fatto questa domanda oggi?

Minho rispose automaticamente che si era appena trasferito nel palazzo.

'Oh benvenuto allora. E' sempre bello vedere qualche nuova faccia, spero ti troverai bene qua'

'Grazie, mi sto abituando. Tu sei il ragazzo che studia ballo alla Jyp vero? Me lo ha detto Minjun' rispose  Minho.

'Sì, la frequenti anche tu?'

'Comincerò fra poco'

'Che bello, probabilmente frequenteremo alcuni corsi insieme. Spero di conoscerti meglio'

'Ci sarà modo sicuramente'

'Certo, ora scusate ma devo scappare a lezione'

Entrambi salutarono Hyunjin che andò via frettolosamente.

'Ci sono delle lezioni a quest'ora?' si chiese Minho dato che era ormai tardo pomeriggio, quasi ora di cena.

'No no, oltre ad andare a scuola Hyunjin insegna ballo ai ragazzi. Se la cava molto bene'

Minho annuì silenziosamente, pochi secondi dopo Minjun fece un sospiro di sollievo che fece sghignazzare l'altro.

'È stata dura far finta di niente?'

'Non avevi detto che non lo avresti difeso?' gli chiese scherzosamente.

'È' stato un gesto istintivo, oramai è come un fratellino per me'

'Inoltre è venuto il suo amico Chan a dirmi che non mi dovevo preoccupare dato che entro domani avrebbe sistemato le cose. Speriamo bene' disse Minjun, non troppo convinto.

'L'ho incontrato prima sai?'

'Chan o Jisung?'

'Entrambi diciamo. Stavo uscendo di casa quando, quello che deduco sia stato Jisung, ha sbattuto violentemente la porta lasciando fuori Chan che poi mi è venuto a parlare. E' stato davvero gentile, stasera mi porta da Changbin credo'

'Davvero? Quando ti dicevo che speravo ti saresti trovato bene non intendevo così in fretta. Mi raccomando, divertiti. Sono simpatici, quando vogliono'

Minho sorrise ricordandosi all'improvviso il vero motivo per il quale era venuto fin qua.

'Devo andare a comprare qualcosa da mangiare per stasera, solo che non ho la minima idea di dove si trovi il supermercato. Speravo mi potessi aiutare'

'Se vuoi ti accompagno, non è molto lontano' gli disse gentilmente Minjun.

'No tranquillo hyung, basta che mi dai le indicazioni e ci vad-'

'Insisto, fra poco farà buio e non vorrei nemmeno che tu, per sbaglio, ti perdessi da qualche parte'

'Sei sicuro?'

'Assolutamente. Tanto per oggi avevo finito con le scartoffie, perciò andiamo'

'Grazie mille hyung'

Minjun sorrise all'appellativo del ragazzo mentre si dirigevano al di fuori dell'edificio. 

-

Un paio di buste della spesa e qualche ora più tardi, la coppia si trovava di nuovo all'interno del palazzo. Minho aveva preso tutto ciò che gli serviva per i prossimi giorni e Minjun non aveva fatto altro che raccontargli varie avventure della sua vita e di ciò che succedeva in quel blocco di appartamenti. Avevano imparato anche a conoscersi meglio, MInho sapeva che il suo hyung lavorava e abitava in quel posto da quando lo stabile era stato costruito circa quattro anni fa. Il maggiore sapeva che Minho era, un po' come gli altri ragazzi del palazzo, alla ricerca di qualche nuova avventura e, perciò, aveva deciso di imbattersi nell'idea di andare a vivere da solo.

Al momento, Minho, gli stava proponendo di venire a mangiare da lui, per ringraziarlo di tutto ciò che aveva fatto oggi.

'Non ti preoccupare, non mi devi nulla. Poi non sarei potuto venire comunque perché stasera mi aspettano a cena i miei genitori, è da tanto che non li rivedo' rifiutò dicendo Minjun.

'Ti ho fatto fare tardi? Me lo potevi dire oggi,così saresti potuto andare da loro prima' disse dispiaciuto Minho, non era sua intenzione rovinargli i piani.

'Non fa nulla. Oggi mi ha fatto piacere aiutarti e poi arriverò là giusto in tempo'

'Lo spero, sennò mi sentirò in colpa per il resto della mia esistenza'

'Stai tranquillo' disse Minjun, con un tono scherzoso.

Dopo altri saluti entrambi si diressero verso la propria direzione.

-

Poco dopo Minho era rientrato nel suo appartamento e dopo aver cucinato qualcosa che colmasse il suo appetito, era alle prese con l'accendere la televisione. Dopo svariati tentativi era riuscito a collegare i fili nella giusta presa e con piacere notò che stavano trasmettendo il suo drama preferito. 

Si mise a tavola e cominciò a gustarsi la cena, ancora calda per fortuna.

Due episodi più tardi stava finendo di lavare i piatti quando sentì vibrare il suo telefono, segnalando l'arrivo di un messaggio.

Guardando l'orologio appeso alla parete pensò che a quell'ora poteva essere soltanto Chan.

Si affrettò ad asciugare tutto e andò a controllare.

Chan hyung 

Hello buddy, io e Woojin siamo appena tornati. Il tempo di cambiarmi e arrivo. Se senti qualcuno bussare sono io. 

          Hei! D'accordo, avevo appena finito di cenare.                                                                         Vi aspetto. 

Decise di non cambiarsi e di restare comodamente con i pantaloni della tuta e una semplice t-shirt, abbigliamento adatto al clima non troppo caldo di fine agosto. Inoltre, non doveva incontrarsi con nessuno di particolare.

Finì di mettersi le scarpe e sentì qualcuno bussare.

Aprì la porta per trovarsi davanti un Chan sorridente con accanto un ragazzo che sembrava avere la sua stessa età. 

'Hei Minho, mangiato bene? Questo qua è Woojin, il mio ragazzo'

'Piacere Woojin' disse con un dolce sorriso.

Sembrava un piccolo orsacchiotto. 

'Piacere mio, mi chiamo Minho. Mi sono trasferito qua proprio oggi'

'Perfetto ora che vi siete presentati possiamo andare'

Minho annuì, prendendo le chiavi e chiudendo la porta dietro di sé. 

-

Attimi dopo aver sceso le scale si ritrovarono davanti all'appartamento sei, che Minho dedusse era del ragazzo di nome Changbin.

Era imbarazzato nel conoscere nuova gente ed entrare in casa loro così dal nulla, ma Chan gli ripeté ancora una volta che Changbin sarebbe stato più che contento di avere un nuovo amico.

Ciò che aveva detto non lo rassicurò pienamente perciò rimase qualche passo dietro a Woojin.

Dopo aver segnalato il suo arrivo bussando alla porta, Chan venne accolto da Changbin.

Come aprì la porta, la prima cosa che notò Minho del ragazzo era l'abbigliamento completamente nero e i suoi lineamenti particolari che, ad ogni modo, donavano un'aria dark alla sua figura. 

Cercò di non lasciarsi intimidire dal suo aspetto. Appena il ragazzo lo vide, gli sorrise amichevolmente mettendolo a suo agio.

'Piacere di conoscerti, sono Changbin' gli disse porgendogli la mano.

'Piacere mio, sono Minho. Mi sono trasferito qua oggi, abito al piano di sopra' 

'Come ti avevo accennato l'ho portato qua cosicché potessimo conoscerci meglio. Spero che diventeremo tutti ottimi amici' aggiunse Chan.

'Certamente. Prego entrate'

Uno ad uno entrarono nell'appartamento del minore e si misero comodi nel salotto.

Con suo piacere Minho vide che Changbin aveva preparato degli snack per la serata e dei film da guardare. Venne a sapere anche che, circa una volta alla settimana, tutti insieme si incontravano nell'appartamento di qualcuno per passare del tempo fra di loro.

'Quando arriva Jisung?' chiese Changbin rivolgendosi a Chan, mentre guardava l'ora.

'Non lo so, probabilmente sarà ancora in panico per il cactus'

'Ancora non mi hai detto cosa ha combinato'

'Meglio se te lo spiega lui perché sinceramente non ci ho capito nulla'

Quando i due amici finirono il loro discorso, Changbin si rivolse a Minho, instaurando una piacevole conversazione per conoscere un po'meglio il maggiore.

Nell'attesa di Jisung, tutti si ritrovarono coinvolti in delle genuine risate e chiacchiere su argomenti futili.

 

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